La zona d'interesse

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La zona d'interesse

In occasione della Giornata della Memoria il Cinema Verdi proietta il film "La zona d'interesse". Vincitore di 2 premi Oscar tra cui: Miglior Sonoro e Miglior film in lingua straniera.

Data
27 gennaio 20252025-01-27T07:30:00 - 29 gennaio 2025 2025-01-29T07:15:00
Ora
19.30 2025-01-27T07:30:00 - 19.15 2025-01-29T07:15:00
Luogo
Cinema Verdi Vittorio Veneto

La zona d’interesse diretto da Jonathan Glazer, vincitore di due Oscar, Miglior film internazionale e miglior film sonoro, e del Gran Premio Speciale della Giuria al Festival di Cannes, in occasione della Giornata della Memoria torna al cinema. Adattamento dell’omonimo romanzo di Martin Amis, ci conduce in uno spazio emotivo, simbolico ed estetico dove l’orrore dell’Olocausto non viene mai esplicitato, ma riecheggia, si diffonde e deflagra allo stesso modo in ogni inquadratura. 

Alcuni motivi per andare a (ri)vedere questo film:

  • L’orrore fuori campo:  L’orrore, pur essendo onnipresente, rimane fuori campo. La macchina da presa indugia sulla routine domestica e l’agghiacciante serenità della famiglia Höss. La cenere, i vestiti, la morte sono fecondità, linfa che origina quell’abbondanza. Quel rimosso è centrale per comprendere il lavoro superlativo che sottende e che rappresenta, ovvero un film sulla memoria di chi eravamo, chi siamo stati e chi siamo.
  • La banalità del male: Glazer ritrae il contrasto tra il paradiso domestico e l’inferno omicida che lo circonda. Non ci sono mostri ma solo uomini e donne che scelgono la cecità morale, la convivenza con l’abisso, l’umanità e la banalizzazione del male. Questa dissonanza disturbante ed esplicitata inevitabilmente solleva interrogativi universali sulla complicità, l’indifferenza e la capacità dell’essere umano di autoassolversi.
  • Un realismo disturbante: Una delle trovate tecniche più straordinarie del film è l’uso delle telecamere a circuito chiuso, che Glazer ha distribuito nel set per catturare l’intimità della vita domestica degli Höss con una naturalezza quasi documentaristica. Questo approccio genera un senso di intrusione e quotidianità spettrale: siamo spettatori non invitati all’interno di una routine che si svolge in una casa circondata dalla morte.
  • Momenti di sublime sintesi sonora: Osservando La zona d'interesse si comprende immediatamente come il suono sia un personaggio a sé. Dal rumore ossessivo del lavoro nei campi, all’overture che apre il film, ogni elemento sonoro contribuisce a una tensione insostenibile. Le musiche di Mica Levi sono laceranti: un tessuto capovolgente che amplifica il disagio e imprime un sigillo inconfondibile al testo visivo di Glazer. Qui il suono, l’ascolto è tridimensionale, vince su qualsiasi immagine, anzi è la stessa sostanza del senso dell’immagine.
  • Un messaggio universale e urgente: La zona d'interesse parla a ogni epoca, compresa la nostra. Ci interroga su quanto e come siamo disposti a vedere e a riconoscere gli orrori che ci circondano, oggi come allora. Il salto temporale finale, che ci porta nell’Auschwitz contemporanea, ci invita a riflettere sul cortocircuito tra memoria e consumo, tra dovere della testimonianza e voyeurismo storico. In un mondo dove nuovi orrori bruciano sotto i nostri occhi, questo film diventa un atto d’accusa al nostro tempo, un monito a non distogliere mai lo sguardo.

Sarà possibile vederlo presso il Cinema Verdi di Vittorio Veneto dal 27/01 con uno spettacolo alle 19:30 mentre nelle giornate di martedì 28/01 e mercoledì 29/01 sarà proiettato alle 19:15. Per info e biglietti visitate il sito del Cinema Verdi.