Hand by Hand: da pari a pari

Si è concluso in questi giorni il progetto di peer education, iniziativa rientrante nel Piano Politiche Giovanili regionale, realizzato dagli educatori del Progetto Giovani nelle scuole di Vittorio Veneto e in due istituti di altri comuni.

Si è concluso in questi giorni il progetto di Peer Education realizzato dagli Educatori del Progetto Giovani nelle scuole superiori del Comune di Vittorio Veneto e del territorio (nello specifico negli istituti IPSSEOA "A.Beltrame", Licei "M.Flaminio" e "B.Munari"  di Vittorio Veneto, nell'ISISS "M.Casagrande" di Pieve di Soligo e nel Liceo "G.Marconi" di Conegliano), che ha visto selezionati più di una ventina di ragazzi e ragazze tra le classi terze.

Il progetto “Hand by Hand: da pari a pari”, sviluppato all'interno del Piano Politiche Giovanili regionale, nasce con l’intento principale di rendere i ragazzi protagonisti dell’insegnamento e dell’apprendimento attraverso l’approccio della peer education. Il lavoro da pari a pari si conferma come strumento principe e quale mezzo comunicativo a fortissimo impatto, capace di abbattere barriere generazionali, ruoli e timori, avvicinando i giovani e i giovanissimi a tematiche spesso difficili, delicate o scomode. Obiettivo del percorso è quello di formare un gruppo di giovani che, a loro volta, saranno chiamati a formare altri giovani su un tema che li riguarda da vicino e in cui sono direttamente coinvolti: la cittadinanza digitale.

In una prima fase del progetto, gli educatori del Progetto Giovani hanno presentato la progettazione nelle scuole stimolando gli studenti a proporsi come futuri peer, selezionando attraverso giochi di classe e interazioni di gruppo quanti più studenti incuriositi da questo percorso, giungendo a coinvolgere così un gruppo definito di 21 ragazze e ragazzi delle classi terze.

Il neo gruppo formatosi ha successivamente partecipato ad un vero e proprio percorso di formazione, strutturato in cinque incontri a carattere informativo, ludico e riflessivo con l’obiettivo finale di diventare peer educators; durante gli incontri i partecipanti hanno acquisito tecniche comunicative, strumenti di gestione e animazione di un gruppo e perfezionato contenuti specifici sul tema dei social da riproporre a loro volta nelle classi.

Quest’anno l'affluenza raggiunta è stata numerosa: si sono raccolti dai cinque ai sette nominativi volontari per classe, in tutti plessi del vittorese partners del progetto; i grandi numeri raccolti, una volta sondato il genuino interesse, individuate le vere motivazioni a diventare peer e la disponibilità effettiva a intraprendere la formazione, hanno permesso di confermare i 21 peer; il buon numero di adesioni ha inoltre dato modo di distribuire in modo equo le coppie di peer tra le scuole, garantendo così la copertura di tutte classi delle scuole secondarie di primo grado destinatarie degli interventi dei Peer formati.

La seconda fase del progetto, al termine del ciclo di formazione, ha visto l'azione diretta dei peer educators: accompagnati dagli educatori del Progetto Giovani sono intervenuti nelle scuole secondarie di primo grado della città, divenendo attori e protagonisti di un ciclo di interventi in classe in cui hanno presentato e trattato temi quali il cyberbullismo, l’uso eccessivo della rete e dei social network, le false identità , la privacy e i rischi del mondo virtuale raccontando ai loro pari sia il lavoro svolto durante la formazione sia le loro personali esperienze.

La vicinanza delle due generazioni e lo scambio da pari a pari ha permesso la nascita di riflessioni condivise, confronti anche accesi e il nascere di nuove consapevolezze, soprattutto tra i più giovani, ancora ignari delle insidie che i social nascondono.

A progetto concluso, i peer raccontano di un’esperienza che consiglierebbero ai loro amici e che è stata loro utile, oltre che per i temi affrontati "dove non ne sappiamo mai abbastanza" (dicono i peer), anche per lo sviluppo di alcune capacità trasversali "...ho imparato a parlare in gruppo, a gestire i silenzi e ha superare la timidezza...", dimostrando la validità del percorso sia per chi ne è protagonista, sia per chi ne è spettatore e il coinvolgimento dei giovanissimi.

La Peer education e la promozione di progetti simili si conferma efficace; i risultati raccolti sottolineano come sia importante continuare a promuovere tra le generazioni il dialogo ed il confronto, in particolare per quanto riguarda l’informazione sull’uso consapevole dei social e di internet: che siano proprio i protagonisti digitali di oggi, i ragazzi, a rendere i più giovani a loro volta nuovi protagonisti digitali consapevoli del domani.